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Europa

LE DONNE STUDIANO DI PIÙ MA ENTRANO PIÙ TARDI NEL MERCATO DEL LAVORO

LE DONNE STUDIANO DI PIÙ MA ENTRANO PIÙ TARDI NEL MERCATO DEL LAVORO

ROMA-ITALIA  Le donne nelle generazioni più recenti, X e Millennials «studiano di più rispetto ai coetanei maschi ed entrano più tardi nel mercato del lavoro.

Più nello specifico, le donne appartenenti alle ultime generazioni mostrano un’età mediana di ingresso nel mercato del lavoro che si attesta a 24 anni, tre anni in più rispetto ai coetanei uomini». Tale differenza di genere è da imputare alla persistenza di stereotipi, norme, modelli culturali e carenza di domanda di lavoro che penalizzano in primo luogo le donne meridionali. Va comunque sottolineato che nelle generazioni più recenti l’età mediana delle donne al Sud si è ridotta significativamente, segno di un profondo cambiamento culturale e di un allentamento della specializzazione dei ruoli di genere».

Anche in riferimento al fenomeno della disoccupazione si delinea «un divario di genere: la durata mediana di fuoriuscita dal primo episodio di ricerca di lavoro è di un mese in più per le donne rispetto ai coetanei uomini. Il divario si attesta a due mesi per gli episodi di disoccupazione successivi al primo. La mobilità di lavoro cresce nel volgere delle coorti, segno che le traiettorie lavorative diventano più differenziate e incerte. Classe sociale e area geografica continuano ad essere importanti fattori di eterogeneità nel condizionare i tempi delle transizioni e i pattern di mobilità di lavoro e di carriera».