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RESISTENZA, ADDIO A SMURAGLIA

RESISTENZA, ADDIO A SMURAGLIA

ROMA-ITALIA  “Con Carlo Smuraglia scompare una delle ultime figure del movimento partigiano che concorse alla fondazione della Repubblica e a vivificarne la democrazia. Desidero anzitutto esprimere vicinanza ai familiari e partecipo al cordoglio dell’Anpi - di cui era presidente emerito - e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato; di quanti con lui hanno condiviso passione civile e impegno politico, rivolto, negli ultimi anni, a trasmettere ai giovani i valori frutto della lotta di Liberazione. La sua azione rimane nel ricordo della Repubblica”.

Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato il 31 maggio in occasione della scomparsa di Carlo Smuraglia, presidente onorario dell’Anpi, avvocato ed ex parlamentare. Nato ad Ancona nel 1923, avrebbe compiuto 99 anni ad agosto. A vent’anni, dopo avere rifiutato le chiamate di leva dei fascisti della neonata Repubblica Sociale Italiana, con l'arrivo delle forze alleate nella sua regione, le Marche, decide di unirsi alla Resistenza arruolandosi nel 1944 come volontario nel Gruppo di Combattimento "Cremona" del nuovo Esercito Italiano, alle dipendenze operative dell'ottava Armata britannica, con cui proseguì la guerra sul fronte adriatico fino a Venezia, sino alla resa finale delle forze nazifasciste in Italia.

Consigliere regionale in Lombardia con il Partito Comunista Italiano dal 1970 al 1985, durante la prima legislatura regionale ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del consiglio regionale e nella successiva quello di presidente dal 1978 al 1980, dopo essere stato vicepresidente dello stesso dal 1975 al 1978. Venne eletto dal Parlamento componente del Consiglio superiore della magistratura per la consiliatura dal 1986 al 1990. Successivamente ha fatto parte dei Democratici di Sinistra ed è stato eletto senatore per tre volte dal 1992 al 2001; dal 1994 ha guidato per sette anni la commissione lavoro di Palazzo Madama. Il 16 aprile 2011 è stato eletto Presidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e riconfermato nella carica nel 2016. Termina il proprio mandato nel novembre 2017.