Lun. 13. May 2024, Santa Fe - Argentina
Notas

LA TROPPA ATTIVITÀ FISICA INCIDE SULLA FERTILITÀ DI UOMINI E DONNE

LA TROPPA ATTIVITÀ FISICA INCIDE SULLA FERTILITÀ DI UOMINI E DONNE

ROMA-ITALIA  Il movimento migliora la salute generale e quella riproduttiva. L’attività fisica migliora la mineralizzazione ossea, che contribuisce alla prevenzione di osteoporosi, una protezione in più in vista di gravidanza e allattamento. Non ultimo, migliora la salute mentale, riduce stress e ansia, migliora la qualità del sonno e dell’autostima. Anche lo sport in gravidanza presenta molteplici vantaggi sia per la madre che per il nascituro.

Negli ultimi anni, però, si sono accesi aspri dibattiti in relazione allo sport, che influirebbe in modo negativo sulle possibilità di concepimento. Ad essere controproducente non è tanto lo sport, ma un’attività fisica troppo intensa, che può avere come conseguenze un basso livello di estrogeni o improvvise variazioni di peso che possono influire, ad esempio, sui cicli di ovulazione e portare anche alla scomparsa del ciclo mestruale.

Quando il corpo è sottoposto a una forte intensità in maniera continuativa può limitare le capacità ormonali delle donne, arrivando appunto a causare la scomparsa o l'alterazione delle mestruazioni, chiamata amenorrea. Quando questa situazione viene mantenuta per un lungo periodo di tempo, può causare problemi di fertilità perché questo squilibrio ormonale comporta livelli molto bassi di estrogeni, comuni negli atleti di alto livello. "L'amenorrea è abbastanza comune nelle donne in età riproduttiva che praticano attività fisica ad alti ritmi, poiché c'è uno squilibrio tra le calorie fornite dalla dieta e l'energia consumata. Pertanto, gli ormoni che regolano il funzionamento dell'ovaio sono interessati.

Se si verifica in modo tempestivo, non deve essere un problema a lungo termine. Ma l'amenorrea mantenuta per un lungo periodo di tempo può causare infertilità, e quindi problemi a rimanere incinta naturalmente.” Commenta Daniela Galliano medico chirurgo, specializzata in Ginecologia, Ostetricia e Medicina della Riproduzione, Responsabile del Centro PMA di IVI Roma. Questo tipo di disturbi, infatti, colpisce prevalentemente donne che praticano uno sport, sia a livello professionale sia a livello agonistico o amatoriale, in cui è necessario mantenere un peso corporeo poco elevato, come danza, atletica e corsa. "Se l'esercizio fisico ad alta intensità non è accompagnato da una buona dieta a base di proteine, grassi di qualità e carboidrati, può causare disturbi ormonali, poiché sono ingredienti chiave per il mantenimento regolare del ciclo ormonale.

Il suddetto basso peso in combinazione con carenza di macronutrienti e esercizio fisico ad alta intensità contribuisce ad un accorciamento della fase luteale (periodo di tempo tra l'ovulazione e le mestruazioni), alterata secrezione ormonale e, di conseguenza, una diminuzione dei livelli di estrogeni. È importante sottolineare che questa situazione può diventare reversibile se non viene mantenuta per lungo tempo ", afferma la dott.ssa Daniela Galliano.