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CALENDA ROMPE IL PATTO CON IL PD, ACCORDO CON RENZI

CALENDA ROMPE IL PATTO CON IL PD, ACCORDO CON RENZI

ROMA-ITALIA  “Basta. Basta con questa politica dove nulla cambia: Meloni al posto di Salvini; Bonelli e Fratoianni al posto di Bertinotti e Pecoraro Scanio. Vi proporremo una politica netta, chiara e trasparente per fare le cose che servono alla Nazione. Il resto è nelle vostre mani”.

All’indomani dello strappo del 7 agosto, il leader di Azione Carlo Calenda torna a ribadire le ragioni della sua scelta di rompere l’alleanza con il Pd, siglata insieme a +Europa appena qualche giorno prima.

"Ho ascoltato Carlo Calenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia" era stata la reazione a caldo del segretario del Pd Enrico Letta su Twitter. Pronta la replica del leader di Azione: "No Enrico. In verità eri tu. Buon viaggio e grazie comunque per la disponibilità a discutere".

Motivo della rottura, l'intesa siglata dal Pd con l'Alleanza Verdi-Sinistra, successiva a quella con Azione e +Europa. Concluso invece l’accordo di Azione con Italia Viva di Matteo Renzi per dare vita al "terzo polo". Più Europa, invece, prende una strada diversa e conferma l’alleanza con i Dem: “C'è stato un patto con Enrico Letta che è stato siglato il 2 agosto di quest'anno, non del Medioevo, e io a quello mi attengo” afferma Emma Bonino, leader di Più Europa, in un’intervista a Repubblica dell'8 agosto. In un’intervista alla Stampa, invece, Letta respinge al mittente le accuse di Calenda: “Fa un regalo alla destra, ha scambiato Twitter con la realtà”. “Ragiona come non sapesse come funziona questa legge elettorale – continua - Gli accordi sono chiusi, non cerco altri alleati. Ognuno farà la sua corsa, parliamo di temi”.