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PREZZI DEI CARBURANTI ALLE STELLE, URSO: MEGLIO DI ALTRI PAESI UE

PREZZI DEI CARBURANTI ALLE STELLE, URSO: MEGLIO DI ALTRI PAESI UE

ROMA-ITALIA  Aumentano ancora i prezzi dei carburanti: sono passate circa due settimane da quella che il governo ha definito “operazione trasparenza” – con l’obbligo per gli esercenti di esporre il prezzo medio - ma benzina e diesel risultano in costante aumento.

Secondo i dati forniti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 17 agosto il prezzo medio della benzina in autostrada in modalità self-service era di 2,019 euro al litro mentre il gasolio self, sempre in autostrada, era a 1,928. In tutta Italia si segnalano aumenti record, fino ad arrivare al caso eclatante di Ferragosto, quando un distributore sulla A8 Varese-Milano ha applicato un prezzo da primato: 2,72 euro al litro per la benzina e 2,63 per il gasolio, entrambi in modalità self-service.

Interviene il ministro delle Imprese, Adolfo Urso: “Ci hanno mandato la foto del distributore che vendeva la benzina a 2,7 euro al litro e noi abbiamo mandato la Guardia di Finanza. Questo dimostra che il cartello con il prezzo medio dei carburanti che i distributori devono esporre dallo scorso primo agosto funziona”, afferma in un colloquio con Il Corriere della Sera. E prosegue: “I prezzi sono saliti meno di quanto avvenuto alla fonte. E se si tolgono le accise si vede che il prezzo industriale dei carburanti in Italia è inferiore a quello di Francia, Germania e Spagna”.

“È necessario capire cosa avvenga nei vari passaggi di filiera dei carburanti per accertare come possano i listini schizzare alle stelle anche quando, come in questi giorni, il prezzo del petrolio scende”, segnala Assoutenti chiedendo all’esecutivo di “intervenire con effetto immediato, sfruttando gli extra profitti incamerati negli ultimi mesi grazie alle tasse sui carburanti per un deciso taglio delle accise che pesano su benzina e gasolio”. E mentre il Codacons annuncia che presenterà una denuncia contro il ministero dell'Economia con una “diffida a congelare gli introiti delle accise, 2,2 miliardi, che rappresentano un'appropriazione indebita e una speculazione da aggiotaggio nei confronti dei consumatori”, la Guardia di Finanza intensifica i controlli.

Nello specifico, nel periodo dal 1° al 15 agosto, sono stati eseguiti 1.230 interventi, riscontrando irregolarità in 325 casi, nei confronti di: 85 distributori operanti sulle autostrade; 1.145 impianti attivi sulla restante rete stradale. Le attività di controllo hanno determinato la contestazione di 789 violazioni, di cui: 363 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati; 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.