Vie. 26. Jul 2024, Santa Fe - Argentina
Europa

LAVORO, A GENNAIO DIMINUISCONO LE ASSUNZIONI

LAVORO, A GENNAIO DIMINUISCONO LE ASSUNZIONI

ROMA-ITALIA  Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel mese di gennaio 2024 sono state 674.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-2%). Presentano variazioni negative le assunzioni in apprendistato (-11%), in somministrazione (-8%), a tempo indeterminato (-5%) e stagionali (-1%); andamento positivo si riscontra per le assunzioni di contratti di lavoro intermittente (+4%) e a tempo determinato (+0,3%).

Le trasformazioni da tempo determinato a gennaio 2024 sono risultate 86.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 (-14%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate 10.000, in flessione del -7%. Lo si legge nell’ Osservatorio sul Precariato dell’Inps. Le cessazioni nel primo mese del 2024 sono state 518.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1%).

Concorrono a questo risultato i contratti in apprendistato (-6%), i contratti a tempo indeterminato (-0,4%), i contratti a tempo determinato (+0,4%), i contratti in somministrazione e stagionali (+1%) e i contratti di lavoro intermittente (+5%). Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nel corso del mese di gennaio 2024 - considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali - presentano complessivamente una variazione pari a -11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In dettaglio presentano una flessione negativa l’esonero contributivo totale giovani (-72%), l’esonero donne (-27%) e le “altre misure” (-14), mentre si registra una sostanziale stabilità per l’agevolazione “Decontribuzione Sud” (+0,4%).

Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, identifica la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese di novembre rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente).