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L’ITALIA E LA SARDEGNA PIANGONO GIGI RIVA

L’ITALIA E LA SARDEGNA PIANGONO GIGI RIVA

ROMA-ITALIA  Leggenda vivente del calcio italiano, Gigi Riva, scomparso il 22 gennaio, alla soglia degli 80 anni era ancora un'icona dello sport nazionale che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia del calcio. Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese, Luigi "Gigi" Riva ha legato il suo nome nella storia del calcio italiano alla Sardegna, ed è considerato uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi.

Conosciuto anche come "Rombo di Tuono," Riva ha portato la sua forza, abilità e dedizione sul campo, diventando un simbolo di passione e orgoglio per l'Italia. Nel 1962 fece il suo debutto professionale con la maglia del Cagliari, una squadra con cui avrebbe legato il suo nome per sempre. Gigi Riva giocò per il Cagliari dal 1962 al 1976, contribuendo in mo-do significativo ai successi della squadra. Durante la sua permanenza, il Cagliari vinse il suo primo e unico titolo di Serie A nella stagione 1969-1970.

La stagione fu memorabile anche per i gol straordi-nari di Riva, che si laureò capocannoniere con 21 reti. La squadra sarda fece la storia conquistando il titolo, e Riva divenne un eroe nazionale. E il suo legame con i rossoblu, che scelse di non lasciare nonostante le ricche offerte pervenute dai principali club italiani ‘del continente’, lo pone in cima all’elenco delle bandiere del calcio italiano, insieme a pochissimi altri campioni. La carriera interna-zionale di Gigi Riva è altrettanto leggendaria.

Ha rappresentato l'Italia in 42 partite, segnando 35 gol. Il suo contributo più noto fu durante il Campionato Europeo del 1968, quando l'Italia vinse il torneo. Riva fu il capocannoniere del torneo con 3 gol, dimostrando la sua capacità di eccellere an-che in competizioni internazionali. Purtroppo, la carriera di Gigi Riva fu anche segnata da gravi in-fortuni, che alla fine lo costrinsero al ritiro nel 1976. Mal suo impatto duraturo nel calcio italiano ri-mane indiscutibile, e soprattutto il suo ruolo di mentore dei calciatori azzurri che, dal 1987 al 2012, si sono affacciati in Nazionale: come dirigente accompagnatore ha vissuto da protagonista tutta l’era Vicini, Sacchi, Trapattoni, Dino Zoff (il primo, in questi minuti, a compiangerlo) e Lippi, contri-buendo alla vittoria del Mondiale 2006.

Anche se è per il suo stile di gioco agguerrito, la sua capaci-tà di segnare gol straordinari e la sua dedizione alla maglia del Cagliari che, probabilmente, rimarrà scolpito nella leggenda.