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MICROPLASTICHE: UNO STUDIO MOSTRA GLI EFFETTI SUL CORPO UMANO

MICROPLASTICHE: UNO STUDIO MOSTRA GLI EFFETTI SUL CORPO UMANO

ROMA-ITALIA  Che gli effetti dell’inquinamento ambientale si ripercuotano sull’organismo umano è cosa ben nota. Sul come, con quali conseguenze e anche rimedi, si sta focalizzando da anni il progetto di ricerca EcoFoodFertility. Uno studio indipendente multicentrico di biomonitoraggio umano, ideato da Luigi Montano, uro-andrologo ospedaliero dell’ASL Salerno e dottorando di ricerca presso l’Università di Roma "Tor Vergata", partito dalla cosiddetta “Terra dei Fuochi” in Campania che, con un rigido e scrupoloso protocollo di selezione del campione, sta indagando coorti omogenee per stili di vita e indici antropometrici di residenti in aree a diversa pressione ambientale non solo d’Italia.

In particolare, sta effettuando, secondo un approccio di “system biology” un’ampia gamma di esami (contaminanti, biomarcatori ossidativi, immunologici, genetici, epigenetici, proteomici, lipidomici, metabolomici) su campioni di sangue, liquido seminale e urine. Il 30 dicembre dello scorso anno sono stati pubblicati i risultati di una ricerca effettuata nell’ambito del progetto EcoFoodFertility sulla rivista scientifica Toxic, in cui è stata rilevata per la prima volta la presenza di microplastiche nelle urine umane di 6 persone, 3 donne e 3 uomini, residenti in varie zone della Campania, area del Salernitano e area Nord di Napoli.

Questa scoperta, oltre ad ampliare la consapevolezza di quanto l’inquinamento da micro e nanoplastiche sia dannoso e fino a dove riesce a penetrare nel nostro corpo, dà un’ulteriore spinta alla ricerca, impegnata a capire come contrastare gli effetti negativi dell’impatto ambientale sull’organismo umano, e trovare anche un rimedio per risanarlo.