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L’OMICIDIO NAUTICO È LEGGE, DA ORA IN ACQUA COME IN STRADA

L’OMICIDIO NAUTICO È LEGGE, DA ORA IN ACQUA COME IN STRADA

ROMA-ITALIA  La Camera ha approvato in via definitiva, con 288 voti favorevoli e un contrario, la proposta di legge sull'introduzione del reato di omicidio nautico e del reato di lesioni personali nautiche.

La proposta di legge, di iniziativa parlamentare, mutua la disciplina vigente per le medesime fattispecie riguardanti la circolazione stradale. Il testo era stato approvato dal Senato nella seduta del 21 febbraio e trasmesso alla Camera, dove era stato assegnato per l'esame in sede referente alla Commissione Giustizia, che non ha apportato modifiche al testo. La nuova fattispecie penale dell'omicidio colposo nautico punisce, con la reclusione da 2 a 7 anni, chiunque, ponendosi alla guida di una unità da diporto, cagioni per colpa la morte di una persona avendo agito in violazione delle norme sulla disciplina della navigazione marittima o interna.

Oltre alla fattispecie base, sono previste alcune aggravanti (le stesse dell'omicidio stradale) per l'aver commesso il fatto: in stato di ebbrezza superiore a 1,5 g/l o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope (reclusione da 8 a 12 anni); in stato di ebbrezza compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l se il conducente dell'imbarcazione esercita attività di trasporto di cose o persone (reclusione da 8 a 12 anni); in stato di ebbrezza compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l (reclusione da 5 a 10 anni); senza possedere la patente, ovvero se la patente è stata sospesa o revocata (nei casi in cui questa è richiesta) oppure con una unità da diporto di proprietà dell'autore del fatto sprovvista di assicurazione obbligatoria.

La pena è invece diminuita fino alla metà se l'evento non è esclusiva conseguenza dell'azione o dell'omissione del colpevole. Nel caso in cui dall'evento derivi la morte di più persone, ovvero la morte di una o più persone e lesioni a una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni aumentata fino al triplo, ma comunque senza superare i 18 anni di reclusione. Prima che l'aula licenziasse il provvedimento in via definitiva, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ricevuto a Montecitorio la mamma e i familiari di Umberto Garzarella, vittima insieme a Greta Nedrotti dell'incidente nautico avvenuto il 19 giugno 2021 sul Lago di Garda.