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LE ENCICLICHE, I VIAGGI ALL’ESTERO E IL COVID

LE ENCICLICHE, I VIAGGI ALL’ESTERO E IL COVID

ROMA-ITALIA  Piccoli segni accompagnati da grandi parole. Nel 2015, Francesco ha fatto notizia in tutto il mondo quando la sua enciclica ambientale “Laudato Si” ha chiesto un'azione globale rapida e unitaria contro il cambiamento climatico, il consumismo e lo sviluppo irresponsabile. Ha anche partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2015 per sostenere questo messaggio. In 10 anni, ha scritto in totale 3 encicliche.

La prima, “Lumen fidei”, è arrivata soltanto pochi mesi dopo la sua elezione, nel luglio 2013. Dedicata alla fede come dono divino, da cullare e rafforzare, ha preceduto “Laudato si” (2015). Poi, nell’ottobre 2020, è arrivata “Fratelli tutti”, una considerazione sui temi della fraternità e dell’amicizia sociale. Parecchi dei suoi 40 viaggi all'estero come papa lo hanno portato ai margini delle società in ogni parte del mondo, e ha aspramente criticato le nazioni industrializzate per aver approfittato dei paesi più poveri.

Durante la pandemia di COVID-19, ha esortato le nazioni più ricche a impegnarsi a condividere i vaccini con i paesi in via di sviluppo. Memorabile è rimasta la sua silenziosa e solitaria passeggiata in una piazza San Pietro deserta, immagine potente della solitudine che stava attraversando le persone in tutto il mondo, costrette in casa dalla pandemia. Ma, nonostante i tentativi della Chiesa cattolica di essere al di sopra della politica, il mandato di Francesco è stato anche fortemente politico, scuotendo secoli di eurocentrismo della Chiesa. "È chiaro che papa Francesco è il primo papa veramente globale. Ha liberato il cattolicesimo dal suo tradizionale approccio moralista borghese", ha detto lo storico della chiesa Massimo Faggioli.