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ITALIANI INFORMATI: CRESCE L'USO DEL PRESERVATIVO

ITALIANI INFORMATI: CRESCE L'USO DEL PRESERVATIVO

ROMA-ITALIA  Bravi e diligenti. Così appaiono gli italiani che hanno partecipato all’indagine condotta dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica in occasione della quinta edizione della Settimana del Benessere Sessuale, in programma in tutte le regioni italiane dall’1 al 6 ottobre, con il patrocinio del ministero della Salute e della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Tema scelto quest’anno per il questionario on line è stato l’uso e la conoscenza dei contraccettivi e delle infezioni sessualmente trasmissibili. Almeno chi ha partecipato all’indagine si dice un habituée di tutti i metodi. Il 56,61% dice di usarli “abitualmente”, al contrario di un 20% che risponde con un secco “mai”.

Il resto sono quelli che “a volte si, a volte no”, preferiscono tentare la sorte. Tra questi, il 9,29% se ne ricorda “talvolta, a seconda delle situazioni”. Il re dei dispositivi anticoncezionali si conferma lui: il preservativo maschile.

È il più conosciuto, infatti, il 97,68% degli intervistati lo mette nell’elenco degli strumenti noti. Seguito dalla pillola (96,61%) e dalla spirale (88,93%). Il meno affermato è il metodo Billings con solo il 26,96%. A sorpresa, il preservativo femminile è conosciuto dal 54,11% dei partecipanti all’indagine. Anche se tecnicamente non è un metodo anticoncezionale, il coito interrotto ancora riceve consensi da chi afferma di farne uso qualche volta (29,29%), chi sempre (7,09%), chi spesso (11,90%) e chi almeno una volta (6,41%).

L’astinenza programmata e condivisa con il partner non fa parte dell’orizzonte sessuale degli intervistati. Chi non la usa mai è il 93,14%, contro una piccola percentuale – pari allo 0,69% - che invece la rispetta sempre.