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MORATA E CUADRADO, LA JUVE PASSA AL DALL'ARA

MORATA E CUADRADO, LA JUVE PASSA AL DALL'ARA

TORINO-ITALIA  Un gol per tempo, firmati Morata e Cuadrado, e una prova di grande maturità. A Bologna la Juve inizia forte, spinge e aggredisce l'avversario, ma sa anche ripiegare e mostrarsi paziente quando serve. In questo modo i rischi sono praticamente ridotti a zero e la vittoria arriva in modo netto e convincente.

La nebbia che copre il Dall'Ara non riesce a nascondere l'intensità con cui le squadre iniziano la gara. La Juve parte con un ritmo elevato e con un pressing costante che dopo appena sei minuti portano McKennie e Arthur a recuperare palla a metà campo e Morata a condurre la ripartenza. Lo spagnolo allarga al limite per Bernardeschi che ha un'intuizione geniale e gli restituisce il pallone con il contagiri, mettendolo in condizioni di scaricare da due passi il gol del vantaggio sotto l'incrocio.

Il Bologna prova a reagire puntando sulla corsa, ma quando Morata riesce a partire in velocità puntando l'area mette regolarmente in affanno la difesa rossoblu: al quarto d'ora piazza l'ennesimo scatto e serve Rabiot, che scarica un diagonale in rasoterra bloccato da Skorupski. È una partita bellissima, giocata a viso aperto, anche perché i padroni di casa non si fanno intimorire dallo svantaggio, riescono portano Arnautovic al colpo di testa, intuito da Szczesny, e Svanberg a effettuare una spettacolare rovesciata, fuori di un soffio. La Juve intuisce la pericolosità degli avversari e cerca di mantenere il controllo del gioco attraverso il recupero palla alto e il palleggio, spesso sviluppato a un tocco, ma i ritmi inevitabilmente calano con il passare dei minuti e così le difese riescono a limitare i rischi.

Il Bologna inizia la ripresa con maggiore aggressività e la Juve si abbassa, difendendo con ordine. Allegri cambia al quarto d'ora, inserendo Alex Sandro e Locatelli per Pellegrini e Arthur, ma i rossoblu insistono e arrivano al tiro con Dominguez che cerca il primo palo e trova Szczesny. I bianconeri giocano con la calma che spesso predica Allegri, lasciano sfogare i padroni di casa e aspettano il momento buono per ripartire. Non sempre ci riescono, ma quando prima Rabiot e poi Morata riescono a orchestrare l'azione e a servire Cuadrado al limite, il colombiano sfodera una prodezza delle sue: finta, dribbling e destro secco, che trova anche la deviazione di Hickey si infila sotto l'incrocio senza che Skurupski possa arrivarci.

Entrano Bentancur e Kulusevski al posto di McKennie e Kean e ora la Juve può gestire il doppio vantaggio con maggior tranquillità, anche perché il Bologna sembra più frenetico e lascia ampi spazi. Cuadrado ne vede uno e si fa tutto il campo palla al piede, servendo al limite Bernardeschi che incrocia il sinistro e trova la deviazione di Skurupski che mette in angolo. Il portiere rossoblu blocca anche il colpo di testa di Rabiot, quindi cerca di intuire tra la nebbia se i compagni siano in grado di riaprire l'incontro. Non c'è possibilità alcuna: troppo attenta e concentrata la Juve per concedere qualsivoglia occasione (anzi, rischia anche di segnare il terzo gol, ancora con Cuadrado e Kulusevski). Troppo importanti questi tre punti, per correre anche solo il minimo rischio di non portarli a casa.

BOLOGNA: Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; De Silvestri (1' st Skov Olsen), Soriano (40' st Santander), Dominguez, Svanberg (35' st Vignato), Hickey(40' st Viola); Arnautovic, Barrow (34' st Sansone) Van Hooijdonk; Allenatore: Mihajlovic.

JUVENTUS: Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Bonucci, Pellegrini (16' st Alex Sandro); McKennie (27' st Bentancur), Arthur (16' st Locatelli), Rabiot; Bernardeschi, Morata (40' st Kaio Jorge), Kean (26' st Kulusevski); Allenatore: Allegri.

Reti: Morata 6' pt, Cuadrado 24' st; arbitro: Orsato.