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COMPRARE CASA IN CITTÀ? PER I SINGLE UNA “MISSION IMPOSSIBLE”

COMPRARE CASA IN CITTÀ? PER I SINGLE UNA “MISSION IMPOSSIBLE”

ROMA-ITALIA  C’era una volta la possibilità di acquistare casa in città. Appunto, c’era una volta. Oggi, purtroppo, pare proprio che questa possibilità non ci sia più, almeno per chi fa affidamento solo sul proprio reddito. In quel caso, infatti, molte grandi città italiane risultano inaccessibili, mettendo i residenti di fronte ad una scelta: trasferirsi in provincia o convivere per poter accedere a una più vasta gamma di opzioni.

Ma quali sono le città italiane da “bollino rosso” per chi vuole comprare casa? Come ampiamente prevedibile, i grandi centri del Nord e del Centro Italia rimangono per lo più inaccessibili, salvo rare eccezioni, come ad esempio Torino e Genova. Se si vuol comprare casa in città, meglio puntare verso Sud, ad eccezione magari di realtà come Bari e Napoli. Molto più accessibili, in questo senso, le isole, con Catania e Palermo che hanno prezzi ancora alla portata di un singolo reddito. Se si è in due, però, va detto che la situazione migliora: in questo senso, ad eccezione delle proibitive realtà di Milano, Venezia e Firenze, l’acquisto di una casa è fattibile in quasi tutte le città italiane. Dipende poi dal tipo di lavoro e, soprattutto, di stipendio, questo è chiaro. A proposito della pocanzi citata Milano, è il capoluogo lombardo a detenere lo scettro di città più cara d’Italia, dove il reddito mensile necessario per l’acquisto di un bilocale è esattamente il doppio rispetto al reddito percepito in media dal singolo residente.

In questo senso, la via più praticabile, soprattutto per chi lavora in città ma non può permettersi una casa in città, è andare a vivere in provincia. Ma ancora più complicato è acquistare casa a Venezia: uno stipendio medio di 1400 euro al mese rende difficoltoso l’acquisto di un bilocale tanto nel comune, quanto nella provincia. E le cose non vanno meglio in un’altra realtà particolarmente cara come Firenze. In questo senso, sono sempre più numerosi i casi di persone che optano per la provincia, scegliendo una vita da pendolari, decisamente meno cara e dispendiosa dell’alternativa di diventare proprietari di una casa in città.