I RISCHI PER I NON VACCINATI
ROMA-ITALIA In particolare, il rischio di malattia severa è 80 volte maggiore in chi non è vaccinato e non ha avuto diagnosi rispetto a chi è vaccinato e ha una diagnosi recente.
A parità di fascia di età e di condizione di pregressa infezione, in tutte le classi di età sopra i 12 anni, si osserva una riduzione del rischio di malattia COVID-19 severa associato alla vaccinazione. Se ad esempio un over 80 ha avuto una diagnosi recente, il rischio di una nuova malattia severa è 100 su 100mila se non è vaccinato, 49 su 100mila se ha una dose da più di sei mesi e 42 su 100mila se ha una dose da meno di sei mesi.
Il rapporto osserva una perdita dell’effetto protettivo contro l’infezione per SARS-CoV-2 con il passare del tempo, sia per l’infezione pregressa che per la vaccinazione. Si osserva anche una diminuzione dell’effetto protettivo dell’infezione pregressa e della vaccinazione contro la malattia severa, sebbene tale perdita sia meno evidente che contro l’infezione.