Mie. 27. Set 2023, Santa Fe - Argentina
Notas

L'ATTACCO DEL PAPA CONTRO I “LEONI DA TASTIERA”

L'ATTACCO DEL PAPA CONTRO I “LEONI DA TASTIERA”

ROMA-ITALIA  “Non si annuncia il Vangelo da fermi, chiusi in un ufficio, alla scrivania o al computer facendo polemiche come ‘leoni da tastiera’ e surrogando la creatività dell’annuncio con il copia-e-incolla di idee prese qua e là. Il Vangelo si annuncia muovendosi, camminando, andando”.

Così Papa Francesco, nell’udienza generale di mercoledì 12, sfiorando un tema più che mai attuale nel tempo dei social, delle fake news e degli haters, nell’ambito di una catechesi dedicata a San Paolo, sul tema “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente”. “Non possiamo ignorare la sollecitudine con cui alcuni si dedicano a occupazioni sbagliate anche nella stessa comunità cristiana; si può millantare un falso slancio evangelico mentre si sta inseguendo in realtà la vanagloria o le proprie convinzioni o un po’ l’amore di sé stesso” è la denuncia del pontefice, che partendo dalla figura dell’‘Apostolo delle Genti’ sottolinea: “Lo zelo evangelico è l’appoggio su cui si basa l’annuncio, e gli annunciatori sono un po’ come i piedi del corpo di Cristo che è la Chiesa. Non c’è annuncio senza movimento, senza ‘uscita’, senza iniziativa. Questo vuol dire che non c’è cristiano se non in cammino, non è un cristiano se il cristiano non esce da sé stesso per mettersi in cammino e portare un annuncio”.

Al termine dell’udienza, Francesco ha ricordato come martedì 11 aprile ricorresse il 60° anniversario dell’Enciclica “Pacem in terris”, che “San Giovanni XXIII indirizzò alla Chiesa e al mondo nel pieno della tensione tra i due blocchi contrapposti nella cosiddetta guerra fredda. Il Papa aprì davanti a tutti l’orizzonte ampio in cui poter parlare di pace e costruire la pace: il disegno di Dio sul mondo e sulla famiglia umana. Quell’Enciclica fu una vera benedizione, come uno squarcio di sereno in mezzo a nubi scure. Il suo messaggio è attualissimo. Basti ad esempio questo passo: ‘I rapporti tra le comunità politiche, come quelli tra i singoli esseri umani, vanno regolati non facendo ricorso alla forza delle armi, ma nella luce della ragione, e cioè nella verità, nella giustizia, nella solidarietà operante”. “Invito i fedeli e gli uomini e le donne di buona volontà a leggere la Pacem in terris, e prego perché i Capi delle Nazioni se ne lascino ispirare nei progetti e nelle decisioni” ha spiegato il pontefice. Infine, restando sul tema della guerra, il consueto invito a perseverare“nella preghiera per la martoriata Ucraina. Preghiamo per quanto soffre l’Ucraina”.