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CORONAVIRUS: TASSO DI MORTALITÀ, IL REGNO UNITO SUPERA L'ITALIA

CORONAVIRUS: TASSO DI MORTALITÀ, IL REGNO UNITO SUPERA L'ITALIA

ROMA-ITALIA  Circa 700mila contagi e 17.622 morti da Covid-19  dalle 6.30 del 20 gennaio alla stessa ora del giorno successivo, sono stati registrati nel mondo dall’autorevole database della Johns Hopkins University con un incremento di centomila infezioni e 711 decessi rispetto alle 24 ore precedenti. Questa la velocità alla quale si sta propagando la pandemia da Covid-19 a livello planetario.

Si tratta di dati che ovviamente non possono considerarsi precisi al cento per cento data la mancanza di uno standard a livello internazionale sulle modalità di rilevazione dei casi e soprattutto per il fatto che soprattutto nelle nazioni con un sistema sanitario “debole” in molti casi le positività non vengono intercettate. È comunque una fotografia molto vicina alla realtà che conferma il momento di risalita a livello globale del nuovo coronavirus, che ha ormai provocato 96 milioni e 857mila contagi nonché 2.074.618 vittime.

Gli Stati Uniti restano di gran lunga la nazione più colpita con oltre 400mila vittime totali (406.001) su 24,43 milioni di contagi. Sul fronte delle infezioni la classifica (limitatamente alle nazioni che hanno oltrepassato i due milioni di casi) prosegue con l’India (10,61 milioni), il Brasile (8,63) la Russia (3,59) la Gran Bretagna (3,51) nonché la Francia che nelle ultime ore ha oltrepassato i tre milioni di infezioni totali (3.023.661). Seguono l’Italia (2,41), la Spagna (2,41) e la Turchia (2,40). La situazione cambia se si prendono in esame i dati relativi alla mortalità.

In questo caso al secondo posto si colloca il Brasile con 212.831 decessi, seguito dall’India con 152.869, dal Messico con 144.371, dalla Gran Bretagna (93.496), nonché dall’Italia (83.681).  Seguono ancora la Francia (71.792), la Russia (66.214), l’Iran (57.057) e la Spagna (54.637). Le cose mutano ulteriormente se si osserva un parametro rivelatore, ovvero quello del tasso di letalità in rapporto alla popolazione, una classifica dove nelle ultime ore la Gran Bretagna ha superato proprio l’Italia.

Il Regno Unito è infatti arrivato a contare 137.83 decessi ogni 100mila abitanti contro i 137.61 del nostro Paese. Se ne contano invece 122 negli Usa, 115 nella Spagna, 113 nel Messico, 106 in Francia. I nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia il 20 gennaio sono 13.571, a fronte di 279.762 test tra tamponi molecolari e antigenici rapidi. I morti sono 524 (il giorno precedente sono stati 603). Il tasso di positività è pari al 4,85%, in crescita rispetto al 4,1% del 19 gennaio. I ricoverati con sintomi sono 22.469 (meno 50), 2.461 (meno 26) i pazienti in terapia intensiva, 498.623 le persone in isolamento domiciliare, 523.553 gli attualmente positivi mentre 1.806.932 sono i dimessi/guariti dall’inizio dell’epidemia.

Sabato 16 gennaio, invece, il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che blocca i voli in partenza dal Brasile e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. Chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione.