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Política

UE, CONTE: EUROPA SIA UNITA, NO AI RINVII SUL RECOVERY

UE, CONTE: EUROPA SIA UNITA, NO AI RINVII SUL RECOVERY

ROMA-ITALIA  "L'Europa è chiamata a rimanere unita, insieme dobbiamo essere quanto più determinati in questa fase di recrudescenza continentale del Covid 19 e di auspicato rilancio delle nostre economie". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riferendo in Senato il 13 ottobre in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre.

"Dopo avere dato una risposta ambiziosa e anche tempestiva alla crisi pandemica - aggiunge - da parte europea dobbiamo continuare a lavorare speditamente sul piano dell'attuazione normativa del programma Next Generation Eu. Tutti gli Stati membri devono agire con coerenza e lealtà nel rispetto dell'impegno politico assunto con la decisione del Consiglio europeo dello scorso 21 luglio. E' obbligo innanzitutto morale, per non dimenticare le migliaia di vittime della pandemia e per offrire una prospettiva migliore alle nuove generazioni di europei. Continuiamo quindi a sostenere lo sforzo profuso dai vertici delle istituzioni comunitarie, dalla presidenza di turno tedesca del Consiglio dell'Unione europea volto ad evitare rinvii dell'operatività di Next Generation Eu e del nuovo quadro finanziario pluriennale.

In particolare che possano generarsi ritardi a causa di un utilizzo divisivo di principi e regole come quelli relativi allo stato di diritto, sulla cui applicazione il Consiglio europeo ha già adottato le sue decisioni il 21 luglio scorso". Davanti agli altri leader il premier confermerà “la convinzione che le misure nazionali volte al contenimento del contagio debbano contare su una cornice europea di sostegno sanitario ed economico efficace”, auspicando invece sul fronte politico interno che “il clima di leale collaborazione tra le forze parlamentari, che si è già registrato nei mesi scorsi durante la fase più dura della pandemia possa conservarsi anche in vista del voto sul prossimo scostamento di bilancio che rappresenta un passaggio fondamentale per assicurare le risorse necessarie ad affrontare le sfide che purtroppo la pandemia ancora ci prospetta”. - In merito al Recovery Plan, infine, Conte spiega che "il governo è determinato a prevedere un assetto normativo ad hoc per la governance, l'attuazione, il monitoraggio del piano che sarà opportunamente sottoposto all'esame del Parlamento".

"Vorrei esprimere un sincero e sentito ringraziamento ai senatori per la relazione elaborata dalle Commissioni bilancio e politiche dell'Unione europea sul Pnrr, che contiene indicazioni preziose per la redazione, l'attuazione e il monitoraggio del Piano" ha detto inoltre il presidente del Consiglio, assicurando di “valutare con la massima attenzione la proposta contenuta nella relazione volta a garantire ai soggetti attuatori appropriati incentivi per l'avanzamento dei progetti nonché penalità per l'attività di coloro che non rispettano il cronoprogramma stabilito. Il governo condivide lo spirito e la ratio di questa proposta, ovvero di assicurare tempi celeri e certi per la realizzazione del piano, per evitare che come successo in passato le risorse europee possano andare sprecate". Intervenendo nel corso del dibattito, il senatore a vita Mario Monti esprime un “apprezzamento sincero” al premier per le posizioni prese sia ai tavoli europei che nel dibattito italiano, precisando però sul Mes: “Il suo Governo farà molta fatica a stanziare 36-37 miliardi per la sanità se non potrà avvalersi dell'unica condizionalità che il Mes comporta e cioè che questi soldi vadano alla sanità. Rifletta su questo. Mi scusi se mi sono permesso di darle un suggerimento molto concreto ma credo che la espunzione dell'irrazionalità dal dibattito politico italiano e dall'azione di Governo che lei sta meritoriamente svolgendo avrebbe in questo un notevole passo di valore sostanziale e segnaletico”.