ROMA-ITALIA Si sa, sotto Natale, in un modo o nell’altro, siamo tutti un po’ più spendaccioni. Chi per i regali o per i classici pensierini da scambiarsi tra la notte della Vigilia e il 25 dicembre, chi per pranzi, cenoni e bagordi alimentari vari e chi per concedersi un regalo, che si tratti di un oggetto, un viaggio o un’esperienza.
Sarà così anche quest’anno? La risposta, secondo alcune analisi, è no. Complice l’inflazione e l’impennata dei prezzi dell’energia, il 77% degli italiani ridurrà i propri acquisti natalizi. Insomma, le bollette alte di luce e gas fanno rivedere le priorità e, invece del classico regalone, in tanti a Natale opteranno per pensierini decisamente più economici. In questo senso, un particolare appeal lo ha il mondo degli acquisti online, non fosse altro per il fatto che in rete è molto più facile trovare sconti o prezzi ribassati. Ma, anche qui, le cose non vanno in maniera poi così rosea.
E non solo per l’Italia, intendiamoci, ma anche per tutti gli altri Paesi europei. Prendendo come riferimento la prima metà del 2022, in Europa le vendite online sono diminuite del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 (quando erano aumentate del 10,6%), ed è quindi ipotizzabile che il trend sia confermato anche nella seconda parte dell’anno, quella solitamente dedicata agli acquisti natalizi. Durante la Cyber Week di fine novembre si è stimato che gli acquisti online nel continente si siano alzati del 3%; nonostante ciò, difficilmente questo trend appare destinato a durare, almeno secondo gli esperti.
Per quanto riguarda le spese tra novembre e dicembre, sempre in Europa, si stima che in totale le vendite scenderanno del 4% rispetto allo scorso anno, mentre non si escludono acquisti online anche in realtà esterne dai confini nazionali, proprio perché si cerca anche all’estero la possibilità di risparmiare. Se magari l’atmosfera natalizia e il piacere dello stare insieme non verrà intaccato, è chiaro che quello in arrivo, sotto l’aspetto dei consumi, appare proprio come un Natale nel segno del risparmio e, in certi casi, dell’austerità.