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MIGRANTI: SBARCHI RADDOPPIATI NEL 2023, OLTRE 100MILA NEI PRIMI 7 MESI

MIGRANTI: SBARCHI RADDOPPIATI NEL 2023, OLTRE 100MILA NEI PRIMI 7 MESI

ROMA-ITALIA  Da Porto Empedocle a Lampedusa fino ad arrivare ad Ancona: è un agosto caldo anche per la questione migranti, con il numero degli sbarchi che in Italia è più che raddoppiato.

Nei primi 7 mesi del 2023, secondo i dati diffusi dal Viminale, gli arrivi sono stati oltre 100mila contro i circa 49mila dello stesso periodo dell’anno scorso. Per trovare un dato simile, dobbiamo tornare nel 2017, quando ci furono 119mila sbarchi ma nell’arco dell’intero anno: sei anni fa l’allora governo Gentiloni firmò il “memorandum Minniti” con la Libia che aveva, di fatto, ridotto drasticamente gli arrivi.

Nel frattempo, altri 122 migranti sono sbarcati a Lampedusa: si tratta di siriani, ivoriani, malesi, sudanesi, eritrei e guineani che hanno riferito di essere salpati da Sfax, in Tunisia. Le condizioni meteo favorevoli favoriscono le traversate verso Lampedusa mentre le Ong chiedono assistenza per far fronte a una situazione emergenziale con centinaia di morti in mare. E andranno avanti almeno fino alle ore 20 i trasferimenti dei circa 1.200 migranti dall'area pre-identificazione di Porto Empedocle (Agrigento). La prefettura di Agrigento ha noleggiato 23 autobus per trasferire i migranti che si trovano nella zona di filtraggio.

Nuovo approdo anche ad Ancona dopo quello del luglio scorso: dalla nave Humanity sono sbarcati sul suolo italiano oltre un centinaio di persone salvate dal mare in area libica, provenienti da tutti i paesi dell'Africa, per lo più subsahariani. Uomini, donne, ragazzi e bambini, relativamente in sufficientemente buone condizioni di salute ma molto provati dall'attraversata in mare e in gran parte privi di elementi basici di vestiario come le scarpe, sono stati riforniti di abbigliamento e accompagnati al Palabrasili di Collemarino per le operazioni di identificazione e gli accertamenti sanitari previsti per legge e quindi indirizzati alle diverse destinazioni stabilite dal Ministero degli Interni.

“Anche stavolta stiamo facendo del nostro meglio mettendo a disposizione il personale comunale e una struttura adeguata per poter effettuare i controlli di legge, in linea con quanto richiesto dal Governo e in collaborazione con la Prefettura e la Questura – sottolinea il sindaco di Ancona Daniele Silvetti insieme agli assessori coinvolti -. Ancona è città d'asilo e non resta indifferente al dramma vissuto dai migranti, tra i quali diversi bambini e ragazzi, che vengono attenzionati per primi. Ho interpellato il Governo per sottolineare come la città ha già accolto oltre 400 persone in due mesi, distribuite poi sul territorio marchigiano. Sotto il profilo dell'accoglienza nelle strutture che sono oltre misura occupate e disponibili per l'emergenza, Ancona è satura. Non ci sottraiamo a quella che è l'accoglienza ma ad oggi dal punto di vista numerico e organizzativo, siamo sotto pressione. Ancona sta dando un grande contributo ma non vorrei che ciò fosse interpretato come disponibilità all’infinito”.