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IL PAPA INAUGURA IL PRESEPIO “TRENTINO” IN SAN PIETRO

IL PAPA INAUGURA IL PRESEPIO “TRENTINO” IN SAN PIETRO

ROMA-ITALIA  "Rivolgo un incoraggiamento alle vostre popolazioni che un anno fa hanno subito una tremenda calamità naturale con la tempesta Vaia.

Questi sono segnali di allarme del Creato, che ci invitano ad assumere subito decisioni efficaci per difendere la nostra casa comune. Il presepe e l'albero che ci avete donato per questo Santo Natale saranno ammirati nei prossimi giorni dai cittadini di tutto il mondo, per la loro bellezza ma soprattutto per la forza del loro messaggio.

Il presepe, che contiene elementi architettonici propri del Trentino, ed tronchi di legno posti lungo il percorso di accesso, sottolineano la precarietà nella quale si trovò la Sacra Famiglia nella notte di Betlemme. Questi simboli universali, che ho ricordato nella mia Lettera sul valore del presepe, ci richiamano al nostro dovere di essere solidali, e di donarci gli uni agli altri.

Il Papa vi è grato per quanto avete recato in dono". Questi alcuni passaggi del discorso pronunciato da Papa Francesco il 5 dicembre in Sala Nervi, accogliendo in udienza privata i circa 700 trentini giunti a Roma, assieme a molte autorità, fra cui il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l'arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi, per l'inaugurazione del presepio donato dalla comunità di Scurelle, che rimarrà in piazza San Pietro fino al 12 gennaio. Presenti all'udienza anche le comunità del Veneto che hanno donato l'albero di Natale, proveniente dall'altopiano di Asiago.