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Política

VACCINO, UE: EXPORT SOLO IN CASO DI RECIPROCITA’ E PROPORZIONALITA’

VACCINO, UE: EXPORT SOLO IN CASO DI RECIPROCITA’ E PROPORZIONALITA’

BRUXELLES-BELGIO  Il 24 marzo la Commissione europea ha introdotto i principi di reciprocità e proporzionalità come nuovi criteri da considerare nell’autorizzare le esportazioni di vaccini contro il Covid-19.

“L’Unione europea è orgogliosa di essere la patria dei produttori di vaccini, che non solo effettuano consegne ai suoi cittadini, ma esportano in tutto il mondo - ha dichiarato al momento dell’annuncio Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea - Mentre i nostri Stati membri stanno affrontando la terza ondata della pandemia, e non tutte le società stanno rispettando il proprio contratto, l’Unione europea è l’unico grande produttore dell’OCSE che continua a esportare vaccini su larga scala in dozzine di paesi”.

“Le strade aperte dovrebbero correre in entrambe le direzioni: questo è il motivo per cui la Commissione europea introdurrà i principi di reciprocità e proporzionalità nel meccanismo di autorizzazione esistente nell’UE. Disponiamo di una vasta gamma di vaccini e abbiamo assicurato dosi più che sufficienti per l’intera popolazione, ma dobbiamo garantire consegne tempestive e sufficienti di vaccini ai cittadini dell’UE. Ogni giorno conta”, ha concluso Von der Layen.

Il nuovo regolamento introduce due modifiche al meccanismo esistente. Oltre all’impatto che un’esportazione pianificata ha sull’adempimento degli accordi di acquisto anticipato stipulati dall’Unione europea con i produttori di vaccini, gli Stati membri e la Commissione europea dovrebbero anche considerare la reciprocità cioè se il Paese di destinazione limita le proprie esportazioni di vaccini o delle loro materie prime, tramite la legge o con altri mezzi, e la proporzionalità, intesa come la valutazione delle condizioni del Paese di destinazione, in particolare la sua situazione epidemiologica, il suo tasso di vaccinazione e il suo accesso ai vaccini.

In secondo luogo, per avere un quadro completo del commercio di vaccini, la nuova legge include 17 Paesi precedentemente esentati nell’ambito di applicazione del regolamento.