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NUTRIENTE, SICURO E BUONO: IL TONNO E’ UN ALIMENTO PREZIOSO PER LA DIETA

NUTRIENTE, SICURO E BUONO: IL TONNO E’ UN ALIMENTO PREZIOSO PER LA DIETA

ROMA-ITALIA  Le conserve ittiche stanno vivendo una nuova “golden age”. Una ricerca Doxa indaga il rapporto degli italiani con tonno in scatola & co., confermando la passione per questo alimento: lo mangiano tutti (il 99% degli intervistati) e 1 italiano su 3 lo consuma 2-3 volte a settimana.

Per la Generazione Z ha un valore di socialità, segnando spesso il battesimo ai fornelli. Tra i suoi plus: la lunga durata di conservazione, l’accessibilità, i valori nutrizionali al pari del pesce fresco e la facilità nella ricettazione. La curiosità? Gli italiani lo considerano un alimento gratificante nei momenti difficili (38%). Il sociologo dei consumi Mauro Ferraresi: “Ora più di prima è un acquisto intelligente e sicuro, valido su più livelli, segnando un ulteriore salto di qualità nel profilo d’immagine positivo di cui ha sempre goduto”.

Luca Piretta: “Proteine, Omega 3 e Vitamina D lo rendono essenziale su più livelli, ora più che mai” Quello che è successo nel 2020 ci ha cambiato la vita, stravolgendo le nostre abitudini anche in cucina. Usciamo di meno di casa, limitando anche la frequenza della spesa, orientandoci agli acquisti “intelligenti”: alimenti confezionati, dalla lunga shelf life, e percepiti come più sani, sicuri e antispreco.

Secondo il rapporto Coop 2020, il packaging protettivo e avvolgente sembra fare la differenza in tutti i comparti. Soprattutto per il tonno in scatola, che sta vivendo una nuova “golden age”: 1 italiano su 2 ne ha aumentato il consumo durante i mesi di lockdown, scegliendolo per la sua capacità di conservarsi a lungo e facilmente (78%), per la sua accessibilità (47%), perché è un valido sostituto del pesce fresco (44%) ed è un alimento gratificante che aiuta a sopportare i momenti difficili (38%), rivelando un comportamento d’acquisto legato alla sua dimensione più emotiva.

Il tonno è visto quindi come comfort food ideale, non solo per essere consumato da soli (situazione citata dal 17% degli intervistati) ma anche in compagnia con il proprio compagno/partner (67% delle citazioni) o con i figli (43%) solitamente abbinato ad altri alimenti.