De nada valió el 1-1 del partido de ida...
MILANO-ITALIA Allegri aveva chiesto una partita di tecnica e di fisico e i suoi fanno di tutto per accontentarlo, pressando altissimo e tenendo l'Ajax nella propria metà campo per i primi dieci minuti, durante i quali gli olandesi perdono Mazraoui, sostituito da Sinkgraven. L'atteggiamento degli ospiti è diverso rispetto all'andata e i bianconeri hanno più tempo per impostare la manovra, ma la difesa dell'area di De Ligt e soci è tremendamente efficace. Nonostante la supremazia territoriale bianconera è Van de Beek, grazie a un rimpallo, ad avere la prima occasione della gara, sciupata calciando alto da ottima posizione e Dybala risponde immediatamente con un sinistro da fuori area che Onana vola a bloccare.
Gli olandesi sembrano vivere il loro miglior momento poco prima della mezz'ora, ma la Juve è sorniona e pronta a colpire. E ha l'uomo giusto per farlo. È il 28' quando Ronaldo si libera perfettamente in area e infila di testa l'assist dalla bandierina di Pjanic. Lo Stadium esplode, ma la gioia dura poco perché, come ad Amsterdam, l'Ajax ci mette poco a pareggiare: sei minuti più tardi un tiraccio da fuori area di Zyech coglie impreparata la difesa e si trasforma in un assist per Van de Beek, che si ritrova a tu per tu con Szczesny con il pallone tra i piedi e infila nell'angolino.
È tutto da rifare e oltretutto ora un gol degli olandesi complicherebbe tremendamente le cose. Allegri cambia a inizio ripresa, inserendo Kean al posto di Dybala, dolorante al termine del primo tempo e la Juve inizia mantenendo il controllo del gioco, senza però riuscire a pungere. Va invece vicinissimo a farlo l'Ajax che approfitta di un'apertura errata di Pjanic per portare al tiro Ziyech, liberato davanti a Szczesny. Il tiro è a botta sicura, ma il portiere bianconero compie un vero miracolo, alzando il braccio sinistro, intercettando la conclusione e bloccano successivamente il pallone. È una parata che vale un gol e quella che arriva poco più tardi sul tentativo di Van de Beek è come una doppietta. Ora è la squadra di Ten Hag a comandare le operazioni e la Juve è in difficoltà di fronte alle folate degli olandesi.
I bianconeri reagiscono con una combinazione tra Ronaldo e Kean e con il destro del nuovo entrato, sul fondo, ma rischiano tantissimo sul contropiede ospite, sventato da un provvidenziale intervento di Pjanic che anticipa Ziyech all'ultimo momento utile. Allegri cambia ancora al 20', richiamando De Sciglio per Cancelo, ma l'Ajax ora è padrone del gioco e passa meritatamente con De Ligt, che stacca tra Rugani e Alex Sandro e schiaccia in rete di testa il corner di Schone. A questo punto servirebbe una reazione di rabbia e di orgoglio, ma la Juve non riesce a trovarla e non ha neanche la lucidità necessaria per una manovra ragionata. È anzi l'Ajax ad andare ancora vicino al terzo gol con Neres, che mette fuori da due passi, e con Schone, che spara a lato dal limite. Le occasioni certificano la supremazia dei ragazzi terribili di Ten Hag, che conducono senza patemi fino al fischio finale e possono festeggiare la meritata qualificazione.
JUVENTUS: Szczesny; De Sciglio (Cancelo), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (Bentancur), Dybala (Kean), Ronaldo. Allenatore: Allegri. AJAX: Onana; Veltman, De Ligt, Blind, Mazraoui (Sinkgraven, Magallan); Schone, De Jong; Ziyech (Huntelaar), Van de Beek, Neres; Tadic. Allenatore: Ten Hag. Arbitro: Turpin. Reti: Ronaldo 28' pt, Van de Beek 34' pt, De Ligt 21 st.