Lun. 18. Mar 2024, Santa Fe - Argentina
Di tutti

VINO: LA REGIONE MARCHE PUNTA ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

VINO: LA REGIONE MARCHE PUNTA ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Por más y mejor producción...

ANCONA-ITALIA Stimolare l’internazionalizzazione del settore vitivinicolo marchigiano, consentendo anche ai piccoli produttori di puntare ai mercati dei Paesi extra UE. È questo l’obiettivo e la strategia che la  Giunta regionale marchigiana  intende perseguire attraverso una rimodulazione dei criteri di finanziamento degli investimenti proposti dalle aziende locali.
Su iniziativa della vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura, sono stati abbassati i limiti richiesti relativi a singolo mercato “terzo”, per accedere ai contributi (50% della spesa riconosciuta). In questa maniera – spiega la regione – si dà l’opportunità a ogni azienda di “esplorare” più possibilità di maggiore interesse, magari aggregandosi con altri produttori.
“La base produttiva regionale - spiega il vicepresidente della Regione Marche Anna Casini - è costituita da piccole aziende che, molto spesso, non sono in grado di soddisfare le nuove soglie finanziarie stabilite per partecipare ai progetti nazionali del Ministero dell’Agricoltura. Un’opportunità più fattibile è quella offerta dalla Regione, che stimola le iniziative locali di internazionalizzazione con i fondi disponibili. L’andamento del mercato dei vini di qualità regionali ha suggerito di modificare i parametri di accesso ai progetti definiti sul territorio, scelta condivisa dal Tavolo vitivinicolo marchigiano”.
La Giunta regionale ha modificato la delibera 682 del 10 giugno scorso che destina 1,7 milioni di euro alla promozione del vino fuori dall’Unione europea.
La nuova formulazione rivede il limite di contributo minimo ammissibile per Paese “terzo”: resta il limite minimo di 100 mila euro di contributo concedibile per domanda (a fronte di 200 mila euro di investimento), mentre viene abbassato a 40 mila euro quello degli investimenti richiesti per singolo Paese (20 mila euro di contributi), con la possibilità, quindi, di allargarsi a più mercati.