Podrá detenerse la destrucción del país...?
ROMA-ITALIA L’incontro del 7 maggio a Roma tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (foto) e il Presidente del Consiglio Presidenziale libico, Fayez al-Serraj “ha fornito l’occasione per un aggiornamento degli sviluppi sul terreno e uno scambio di opinioni sulla situazione libica – riferisce una nota di Palazzo Chigi - Il presidente del Consiglio ha ribadito il forte impegno del Governo italiano volto a rivitalizzare un processo politico efficace e sostenibile. Il presidente Conte ha inoltre confermato la necessità di evitare ulteriori spirali di violenza per poter avviare un confronto tra le parti sotto l’egida delle Nazioni Unite e con il coeso supporto della Comunità internazionale, a beneficio del popolo libico, della stabilità del Paese e dell’intera regione”.
“Ho parlato con il presidente Serraj, confido di incontrare direttamente il generale Haftar, stiamo cercando di vedere come e quando incontrarlo presto” ha detto poi il premier parlando con i giornalisti a Pratica di Mare, al termine della esercitazione “Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese".
A Serraj e Haftar e “anche a tutti gli attori internazionali sto cercando di rappresentare come non c’è una prospettiva militare che possa assicurare la stabilizzazione del Paese – aggiunge Conte - La prospettiva militare in ogni caso potrebbe essere perseguita solo a prezzo di vite umane, a prezzo di crisi umanitarie e in più anche in una prospettiva di apparente stabilizzazione perché è chiaro che l’opzione militare genera ulteriori violenze e reazioni e quindi non può essere mai la pacificazione per cui stiamo lavorando, abbiamo lavorato fin qui con la Conferenza di Palermo e continueremo a impegnarci”.