Mar. 19. Mar 2024, Santa Fe - Argentina
Calcio Serie A

CR7 NON BASTA, IL VERONA VINCE IN RIMONTA

CR7 NON BASTA, IL VERONA VINCE IN RIMONTA

TORINO-ITALIA  Che al Bentegodi sarebbe stata dura Sarri lo aveva detto alla vigilia, ma forse neanche lui poteva immaginare una prova tanto gagliarda del Verona, che dopo un ottimo primo tempo, va sotto grazie all'ennesima prodezza di Ronaldo, ma trova la forza di ribaltare il risultato con Borini e Pazzini, dimostrando di meritare pienamente la sua ottima classifica.

I gialloblu pressano, fanno densità a metà campo e verticalizzano rapidamente. La Juve fatica a uscire, Szczesny deve volare per mettere in angolo il tiro cross di Faraoni e anche se Douglas Costa centra una clamorosa traversa dopo una lunga fuga palla al piede, i padroni di casa comandano il gioco e al 21' passerebbero anche in vantaggio con Kumbulla, che infila di testa la punizione di Veloso, ma parte in posizione irregolare e il VAR annulla. Si gioca su ritmi altissimi, con i veronesi che aggrediscono ogni pallone e arrivano ancora al tiro con Faraoni, che colpisce male da buona posizione e non centra la porta. La squadra di Juric sfrutta bene l'ampiezza del campo e Sarri è costretto a far arretrare Douglas Costa sulla linea dei centrocampisti per trovare equilibrio. Dopo un'abbondante mezz'ora giocata ai mille all'ora, il Verona inevitabilmente cala e la Juve sfiora il vantaggio con Ronaldo, che centra il secondo legno della serata e mette poi sul fondo un diagonale e un colpo di testa prima di andare al riposo.

Quando si riparte è la Juve a prendere in mano il gioco. I ritmi ora sono più compassati e i bianconeri provano a ragionare e a far valere la qualità del palleggio, ma è nuovamente il Verona a creare un pericolo, con un cross dalla destra del solito Faraoni, al quale segue una mischia in area sbrogliata non senza fatica. Sarri opera il primo cambio al quarto d'ora richiamando Higuain e inserendo Dybala ed è la Joya a dare il via all'azione che Ronaldo prosegue, difendendo palla, appoggiando a Bentancur e, una volta ricevuto il passaggio di ritorno, puntando l'area, disorientando Rrahmani con un doppio passo e infilando Silvestri con un diagonale rasoterra. Una dimostrazione pazzesca di tecnica, freschezza e freddezza, che vale l'ennesimo record: CR7 è il primo giocatore della storia della Juve a segnare per 10 partite consecutive in Serie A.

Il Verona prova a reagire con Pazzini che, appena entrato, impegna Szczesny con un colpo di testa centrale, quindi Sarri perde Douglas Costa per un fastidio muscolare e manda in campo Ramsey. La Juve sembra in pieno controllo, ma un tocco sbagliato di Pjanic alla mezz'ora, libera Borini in area e l'attaccante gialloblu, a tu per tu con Szczesny, piazza il destro nell'angolino, siglando il pareggio.

La mossa di Sarri è il cambio Bentancur-De Sciglio, con Cuadrado che va formare il tridente con Dybala e Ronaldo e Ramsey che scala a mezz'ala. Non c'è il tempo di vedere gli effetti del cambio, perché Borini procura un altro brivido, con un sinistro deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner Kumbulla stacca di testa e Bonucci, nel tentativo di ostacolarlo, tocca con un braccio. Dopo il richiamo del VAR, Massa concede il rigore e Pazzini trasforma dal dischetto, condannando la Juve alla terza sconfitta del campionato.

VERONA: Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Veloso (13' st Verre), Amrabat, Lazovic (35'st Di Marco); Pessina; Borini, Zaccagni (25' st Pazzini). Allenatore: Juric. JUVENTUS: Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (37' st De Sciglio), Pjanic, Rabiot; Douglas Costa (27' st Ramsey), Higuain (14' st Dybala), Ronaldo. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Massa. Reti: Ronaldo 20' st, Borini  31' st, Pazzini rig. 46' st.