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“IL FARO IN UNA STANZA”, FESTIVAL DEDICATO A VIRGINIA WOOLF

“IL FARO IN UNA STANZA”, FESTIVAL DEDICATO A VIRGINIA WOOLF

Festival dedicado a una histórica...

ROMA-ITALIA  Scrittrice, saggista, una delle più significative voci del novecento sul pensiero femminile: sono solo alcuni dei motivi che fanno di Virginia Woolf una delle donne più amate del ‘900.

Per queste ragioni Raffaella Musicò, proprietaria della libreria monzese Virginia e Co, ha deciso ormai tre anni fa di dar vita a un festival a lei dedicato, organizzato assieme a Elisa Bolchi, ricercatrice presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Liliana Rampello, critica letteraria e saggista. Dopo una prima edizione dedicata a presentare l’opera e il pensiero di Virginia Woolf e a una seconda edizione dedicata alle sue traduzioni italiane che ha visto l’aggiunta nel comitato organizzatore di Sara Sullam, ricercatrice alla Statale di Milano, quest’anno il festival apre al circolo di Bloomsbury e agli amici che hanno contribuito a fare di Virginia la grande scrittrice e pensatrice che conosciamo.

Il Gruppo di Bloomsbury prende il nome dal quartiere centrale di Londra in cui si trovano il British Museum e vari istituti universitari. Qui, al n. 46 di Gordon Square, si trovava la casa dei fratelli Stephen (Vanessa, Virginia, Adrian e Thoby), dove tra il 1907 e il 1930 si riunì ogni giovedì un gruppo di intellettuali di cui fecero parte gli scrittori E.M. Forster, Lytton Strachey e Leonard Woolf, i critici d’arte Roger Fry e Clive Bell, il pittore Duncan Grant, l’economista J.M. Keynes, il giornalista Desmond MacCarthy e, via via, altri qualificati esponenti della vita culturale del tempo.

La terza edizione de Il Faro in una stanza, in programma dal 23 al 25 novembre presso la sala degli Affreschi della Biblioteca Civica di Sesto San Giovanni, si colloca nell’anno del novantesimo anniversario della pubblicazione di Orlando e vedrà un’ospite d’eccezione: la ricercatrice Nino Strachey.