Mar. 19. Mar 2024, Santa Fe - Argentina
Calcio Serie A

IL DERBY È BIANCONERO, NEL GIORNO DI BUFFON

IL DERBY È BIANCONERO, NEL GIORNO DI BUFFON

TORINO-ITALIA  Il Derby consacra Buffon come l'uomo più presente di sempre in serie A, 648 volte, celebrato con una maglia e una patch speciali, e ribadisce ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la bontà della coppia Ronaldo-Dybala, ancora in gol entrambi. Anche questa volta apre la Joya e chiude CR7 e in mezzo c'è il gol di Cuadrado, il migliore in campo a firmare un successo meritato, ma non semplice, perché il Toro, rivitalizzato dal rigore di Belotti allo scadere del primo tempo, gioca una ripresa gagliarda e servono tutta l'esperienza e la classe dei bianconeri per portare a casa i tre punti.

Appena inizia la gara è subito Joya. Passa da Marassi all'Allianz Stadium, dal Genoa al Toro, dal martedì sera al sabato pomeriggio, ma Dybala non cambia copione: controllo in area, dribbling secco, palla sul sinistro e tiro a incrociare. Se vogliamo, rispetto a Genova, c'è la deviazione di Izzo a variare leggermente la trama, ma il finale è identico: palla in rete e vantaggio bianconero, dopo tre minuti appena.

Non basta certo un gol, specie ottenuto subito, ad appagare la squadra di Sarri, che continua a pressare altissimo e a comandare il gioco. Bentancur sfiora il raddoppio con un colpo di testa appena troppo angolato, Danilo cerca di sorprendere Sirigu da fuori area e Ronaldo lo impegna concludendo con una sventola una fuga di venti metri. Il Toro dimostra carattere e prova a farsi vedere in avanti, ma così facendo regala ancora più spazi alla Juve. E di questi tempi è piuttosto rischioso... L'esempio è la ripartenza che porta al raddoppio: due tocchi di Dybala lanciano Ronaldo, che porta palla fin in area e serve Cuadrado, arrivato a rimorchio come un treno. Il colombiano si procura lo spazio per il diagonale e infila il rasoterra sul palo opposto.

Il Toro cerca di reagire, Buffon respinge il tentativo di Verdi, ma i granata, pur non collezionando fior di occasioni, ora tengono la Juve lontana dalla loro porta, alzano il ritmo delle proprie giocate e accorciano le distanze proprio allo scadere del tempo. De Ligt intercetta in area la conclusione di Verdi toccando involontariamente con il braccio e Maresca, dopo aver consultato il VAR, concede il rigore che Belotti trasforma.

Il Toro ora può credere nella rimonta e quando rientra in campo arriva ancora al tiro con Verdi e Meité. Sarri interviene immediatamente, cambiando Pjanic con Matuidi e spostando Bentancur in regia, ma c'è ancora da soffrire: Berenguer impegna Buffon dal limite, sulla respinta Belotti colpisce la traversa e Verdi corregge in rete di testa, ma la posizione del Gallo era irregolare e il gol non è valido.

Le squadre adesso sono lunghe e a campo aperto può risultare determinante la rapidità di Douglas Costa, che entra al posto di Bernardeschi e al primo pallone toccato sfiora il palo con una fiondata da fuori. Anche Danilo è pericoloso dalla distanza e sul suo secondo tentativo Ola Aina “para” con il braccio al limite dell'area. È punizione, a circa 20 metri dalla porta. Batte Ronaldo che questa volta sceglie la precisione e non la potenza ed è una decisione quanto mai azzeccata, perché il pallone si infila sotto l'incrocio, rendendo inutile il volo di Sirigu.

La Juve vuole chiudere i conti e cerca di sfruttare il campo concesso dal Toro, che si butta in avanti nel disperato tentativo di riaprire la partita. Douglas Costa conduce il contropiede e apre per Dybala, che torna sul sinistro e spara in porta, ma Sirigu è piazzato. Negli ultimi dieci minuti la Joya lascia spazio a Higuain, mentre Edera rileva De Silvestri e impegna subito Buffon con un bel mancino.Ora dominano il caldo e la stanchezza, ma la Juve rimpingua il bottino con la sfortunata autorete di Djidji che, entrato da pochi minuti, devia nella propria porta il traversone di Douglas Costa. La Juve fa suo il Derby, onorando nel miglior modo possibile il record dell'eterno Buffon e festeggiando degnamente anche le 400 presenze in bianconero di Bonucci e le 100 di Bernardeschi. Oltre alle celebrazioni poi, ci sono i tre punti, magari più prosaici, ma tremendamente importanti... 

JUVENTUS : Buffon; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic (4' st Matuidi), Rabiot; Bernardeschi (10' st Douglas Costa), Dybala (35' st Higuain), Ronaldo. Allenatore: Sarri. TORINO: Sirigu; Izzo, Lyanco, Bremer (39' st Djidji); De Silvestri (35' st Edera), Lukic, Meité, Ola Aina (39' st Ansaldi), Berenguer; Verdi (23' st Millico), Belotti. Allenatore: Longo.

Arbitro: Maresca. Reti: Dybala 3' pt, Cuadrado 29' pt, Belotti rig. 50' pt, Ronaldo 16' st, Djidji aut. 42' st.