ROMA-ITALIA La violenza sulle donne "è un'emergenza sociale e un fenomeno devastante". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervenendo alla conferenza "Nemmeno con un fiore. Nemmeno con un clic", organizzata il 26 novembre in Senato in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Bonafede ricorda i dati diffusi dall'Istat - il 24% delle persone pensa che una donna subisce violenza per il suo abbigliamento e circa il 40% ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole - e sottolinea "il primo problema" di cui "la violenza vive: l'isolamento delle donne". E' proprio questo senso di solitudine, per il ministro della Giustizia, "il punto di partenza per lo Stato" nella lotta alla violenza di genere.
Una delle frontiere all'interno della lotta alla violenza di genere è il web: qui "lo Stato deve cercare di combattere il fenomeno - sottolinea il Guardasigilli - il web è uno strumento meraviglioso di condivisione ma può incrementare la solitudine". Un altro aspetto di internet è che "il vigliacco si sente più protetto e su questo dobbiamo intervenire", prosegue Bonafede ricordando la norma sul revenge porn all'interno del Codice rosso. Si tratta del "ricatto più odioso e non basta non essere autore della ripresa per sentirsi innocente. Quando si riceve un video che riguarda una donna in un contesto intimo e non si fa nulla, anche quella è una forma di vigliaccheria".