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FERRAGOSTO ITALIANO IN CROCIERA: IL 75% È MEDITERRANEO

FERRAGOSTO ITALIANO IN CROCIERA: IL 75% È MEDITERRANEO

Tradicional fiesta a bordo de un crucero...

GENOVA-ITALIA  A bordo di una nave per far tappa nelle città e nelle località balneari più affascinanti del Mediterraneo. È la fotografia del Ferragosto dei crocieristi italiani: il 75% sceglie quest’area per le proprie vacanze.

La destinazione nel 2019 è cresciuta di 7 punti percentuali rispetto al 2018, quando era scelta dal 68% dei passeggeri. È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio Ticketcrociere, che rileva anche come si tratti di una quota di mercato sottratta alla coppia Cuba-Caraibi, passata da un complessivo 14% lo scorso anno all’attuale 7%.

Per quanto riguarda il Ferragosto nel Mediterraneo, il 47% sceglie l’area occidentale visitando per esempio Ibiza e Palma di Maiorca, Marsiglia e Cannes in Francia, Ajaccio, Barcellona, Malta Genova, Napoli, Roma o Palermo. Il 28% predilige invece il Mediterraneo orientale. Venezia in primis, ma anche isole greche come Mykonos, Corfù o Santorini, la croata Dubrovnik e la nuova tappa della movida estiva Saranda, in Albania. Più o meno costante, la richiesta di Nord Europa, al 13% per il Ferragosto 2019 (in leggera crescita rispetto al 12% del 2018).

I passeggeri delle navi nella settimana centrale di agosto per il 52% sono famiglie; c’è un 41% di coppie e sono solo l’1,5% i single che scelgono la vacanza a bordo di una nave da crociera. Sulla scelta della sistemazione, il 42% opta per una più economica cabina interna, ma chi sceglie l’esterna predilige il balcone (33%) all’oblò (20%); per il 5% ci sono le suite. Altro aspetto interessante del Ferragosto 2019 rispetto a quello scorso riguarda il budget impegnato.

«Se è aumentata la capacità di spesa degli italiani che scelgono il lusso, lo stesso non si può dire del budget medio a cabina per una crociera nella settimana di Ferragosto, che quest’anno è di 3.577 euro contro i 3.793 del 2018 – dice Nicola Lorusso, amministratore di Ticketcrociere – Un calo del 5,7% che si traduce in oltre 200 euro in meno a cabina».